mercoledì 3 giugno 2020

STEP #20 - La seta

La seta si ottiene dal filamento di bava del baco della specie Bombyx Mori che è composto per l’80% da una sostanza proteica chiamata fibroina e per il 20% da una sostanza gommosa detta sericina. I bachi, muovendo la testa attorno al loro corpo, lavorano la bava per fare un involucro, detto bozzolo, che lo ripara durante la metamorfosi in farfalla; si tratta di un unico filo continuo, lungo da poche centinaia di metri fino a tre chilometri, avvolto in 20-30 strati. 

Baco da seta
L’allevamento del baco da seta (bachicoltura) avviene in due fasi in appositi stabilimenti; dopo l’incubazione delle uova, i bacolini vengono posti sopra graticci sostenuti da impalcature e vengono nutriti con foglie di gelso. Al termine della vita larvale il baco sale su appositi supporti di fascine dove forma il bozzolo che viene raccolto dopo circa una settimana. 

Il bozzolo viene lavorato quando il bruco si è trasformato in crisalide e non più tardi, altrimenti nell’ultima mutazione, cioè in farfalla, il filamento verrebbe mangiato, da quest’ultima.  dopodiché il bozzolo subisce una serie di lavorazioni, atte a separare la parte gommosa che funziona da collante dalla parte che poi verrà utilizzata per ottenere la fibra di seta. Una parte dei bozzoli invece potrà portare a termine la metamorfosi a fini riproduttivi.

Fasi di lavorazione: dal bozzolo al rocchetto

Bollitura
: si fanno bollire i bozzoli per uccidere il baco;
Cernita e Crivellatura: separazione dei bozzoli in categorie omogenee in funzione di qualità grana e colore;
Fase di lavorazione
Trattura: La trattura è la fase in cui si dipana il filo dal bozzolo che viene immerso in acqua calda per ammorbidirlo. Si cercano poi i capifila, se ne fa un mazzetto e si inizia quindi a tirare (da qui il termine trattura). Il filo così ottenuto, reso compatto dal reindurimento della sericina, viene avvolto su di un aspo per formare le matasse di seta greggia e messe ad asciugare. Una volta che i fili delle matasse  sono ben asciutti saranno avvolti in rocchetti destinati al torcitoio;
Sgommatura: fase iniziale della trattura nella quale viene rimossa, in parte o del tutto, la sericina che copre le bave;
Stribbiatura: processo di lavorazione dei filati, che ne elimina i difetti più evidenti, spec. le pelosità;
Torcitura: operazione, eseguita con macchina torcitrice, intesa a dare al filo di seta greggia una prima torsione seguita, per il filato destinato all’ordito, da una seconda torsione;
Aspatura: operazione eseguita al termine della filatura per trasportare il filato dalle spole alle matasse. L'aspatura è necessaria per la tintura del filato;
                   
Tipi di fibra di seta
Elencando i tipi di fibra di seta ottenuti ad ogni grado di lavorazione e di eliminazione della parte gommosa, si ottiene in ordine crescente di pregio e qualità:
- la fibra di seta denominata tratta o greggia
- la fibra di seta cruda 
- la fibra di seta mezza cotta o raddolcita
- la fibra di seta senza parte gommosa

Le fibre di seta durante la lavorazione hanno notevoli scarti, che andranno a formare, insieme ai bozzoli scartati per le loro scarse qualità, il cascame, utilizzato per la produzione di altri filati.

Il filato
Tipi di filato
Dalla fibra della seta si possono ottenere tre filati: 
– Il ritorto per trama, eseguito con più filamenti ma con una torsione più leggera quindi meno tenace e resistente.
– Il “crèpe”, realizzato con due fili di seta, non ritorti su se stessi, ma fortemente ritorti tra loro utilizzando anche del vapore acqueo. Produce un tessuto di tipo ondulato con una caratteristica crespatura;
–  L’organzino, ottenuto con due filamenti di seta, prima ritorti su se stessi in un senso, per aumentarne la resistenza, poi assieme nel senso opposto. Questo tipo di filato, essendo molto resistente, viene utilizzato per l’ordito.

Con i cascami della seta si ottengono questi filati:
– schappe, termine francese che sta ad indicare un filato pettinato;
– shantung, proveniente dalla Cina con una superficie ruvida, con nodi, molto irregolare dovuta dalle diverse caratteristiche delle bave utilizzate;
– bourette, termine francese che sta ad indicare un filato cardato con superficie irregolare, rustica.

Caratteristiche della seta
La seta è una fibra leggera, morbida, elegante, sottile, elastica e resistente allo strappo. Tra tutte, la lucentezza è la qualità più apprezzata di questa nobile e preziosa fibra naturale; la luminosità è tanto maggiore quanto più è pulita la superficie del filo e quanto più è rotonda la sua sezione. È fresca in estate e calda in inverno e può assorbire l’umidità fino a quasi un terzo del suo peso. 
La seta, viene usata per la produzione di abbigliamento, come cravatte, camicie, foulard e biancheria; è usata anche nell'arredamento, dove si fanno tende e tappezzerie; 

Bibliografia e fonti:

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