venerdì 5 giugno 2020

STEP #21 - Parte II - I fratelli Lombe

Rilievo John Lombe sull'Exter Bridge a Derby
Parlando di tutela della proprietà industriale citiamo anche John Lombe (Norwich, 1693 – 1739) un imprenditore inglese che si arricchì grazie al primo mulino per la torsione della seta.
Il mulino fu costruito in un'isola sul fiume Derwent presso Derby (Inghilterra) dopo che John Lombe aveva visitato il Piemonte nel 1717 ed era tornato in Inghilterra con i dettagli delle macchine locali per la lavorazione della seta, il filatoio ed il torcitoio. 
Secondo la leggenda, egli fu assunto presso una filanda italiana e rubò di notte, a lume di candela, disegni e progetti dei macchinari.
Lui e il fratellastro Thomas Lombe, incaricarono George Sorocold di costruire un mulino secondo il progetto “italiano”. Per questo è considerato un vero caso di spionaggio industriale. Il re di Sardegna rispose duramente a tutto questo, interrompendo le esportazioni di seta grezza e si ipotizza possa essere stato coinvolto nella misteriosa morte di John Lombe sei anni dopo, nel 1722.

Nel 1718, Thomas Lombe fu in grado di ottenere un brevetto (n. 422), che dichiarava essere per:
«Tre tipi di motori mai fabbricati o utilizzati in questo nostro Regno di Gran Bretagna, uno per avvolgere la migliore seta grezza, un altro per filare e l'altro per torcere la più bella seta italiana grezza in organzina di grande perfezione come non è mai stato fatto prima in questo il nostro regno, per cui molte migliaia di famiglie dei nostri sudditi possono essere costantemente impiegate in Gran Bretagna.»

Il brevetto fu concesso per quattordici anni. È noto da fonti scritte che si trattava di un edificio di cinque piani a pianta rettangolare. Era costruito con mattoni, in opera fiamminga, di 33.5 metri di lunghezza e 12 metri di larghezza e sorgeva su una serie di archi in pietra che permetteva alle acque del fiume Derwent di scorrere. Il mulino era alto 17 metri, sormontato da un tetto poco spiovente. Le macchine per torcere erano nei primi due piani, quelle per filare dal terzo in su e tutte erano alimentate dalla ruota idraulica sottostante, che aveva sette metri di diametro e due di larghezza. Il suo asse entrava nel mulino attraverso un foro al primo piano e proseguiva lungo un pozzo verticale di circa mezzo metro quadrato. Questo muoveva un asse orizzontale esteso per la lunghezza del mulino ed il torcitoio ed il filatoio ricevevano potenza da questo albero. L'asta verticale proseguiva oltre il secondo piano tramite un perno in ferro su un ulteriore albero verticale che raggiunge la cima del terzo piano per guidare le macchine di avvolgimento. Il mulino doveva essere riscaldato per potere lavorare la seta, come è spiegato nel brevetto del 1718: si riporta che nel 1732 Lombe utilizzava un motore a vapore
per pompare aria calda intorno al mulino. La colonna delle scale era alta 19,5 metri, ma il suo disegno non è noto e non ci sono informazioni su come le balle fossero issate da un piano all'altro.

Bibliografia e fonti:

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