sabato 11 aprile 2020

STEP #07 - "Torcere" in poesia

In ambito poetico l'uso del verbo "torcere" si ritrova prevalentemente in senso figurato. Come già accennato nello step 1 l'azione compare più volte nella Divina Commedia di Dante Alighieri.
Altri testi in poesia in cui è presente il concetto del "torcere" sono ad esempio i seguenti:

L'Odissea di Omero - verso 385

[...]Al focolar seduta,
E col tergo appoggiato ad un marmoreo
Stipite, la vedrai con le donzelle
A torcer lane intenta;[...]

In questo primo esempio il significato assunto è quello dell'azione concreta di torcere la lana, quindi la lavorazione pratica di avvolgimento delle fibre naturali per ottenere un filato.

Orlando furioso - Ludovico Ariosto - Canto terzo, strofa 44

[...]Avrà il bel regno poi sempre augumento senza torcer mai piè dal camin dritto;
né ad alcuno farà mai nocumento,
da cui prima non sia d'ingiuria afflitto[...]

Nel passo riportato l'espressione "senza torcer mai pié" è usata col senso di non cambiare mai direzione ovvero senza mai "volgere" o "deviare" i propri passi verso un altro luogo.

Eneide - Publio Virgilio Marone - Libro IV, versi (336-340)

[...]Cosí Iarba dicea; né da l'altare
s'era ancor tolto, quando il padre udillo;
e gli occhi in vèr Cartagine torcendo vide gli amanti ch'a gioire intesi
avean posti in oblio la fama e i regni.[...]

Nei versi riportati dall'Eneide l'espressione significata significa "volgere lo sguardo verso una meta".



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