sabato 23 maggio 2020

STEP #15 - La torcitura nel XX secolo

Durante il XX secolo il progresso tecnico comportò principalmente l'aumento della velocità delle macchine e la contemporanea riduzione dei difetti di lavorazione. Nella filatura, rimasta pressoché inalterata nella prima metà del XX secolo, si susseguirono il perfezionamento della filatura ad anello (o filatura ring), l'introduzione del più rapido sistema open-end, che riduceva le fasi che precedevano la filatura vera e propria e il filatoio ad autotorcitura. L'avvento dell'organizzazione industriale del settore tessile portava intanto i problemi concernenti le condizioni e i turni di lavoro, oltre che la questione del lavoro minorile.

Filatoio ad anello
Il filatoio ad anello, detto anche ring, è il filatoio continuo più diffuso in quanto compie contemporaneamente le azioni di stiro, torsione e incannatura del filato ad alta velocità.
Nel filatoio ad anello i fusi, su cui sono infilati tubetti di cartone o di legno, ruotano con grande rapidità. Ciascun fuso è circondato da una ghiera (anello) nella quale è inserito un anellino che può scorrere su di essa. Gli anelli sono portati da una traversa animata di moto di andata e ritorno verticale. Lo stoppino proveniente dal rocchetto, uscendo dal dispositivo di stiro già affinato, passa nel guidafili, nell’anello contenitore e nell’anellino, dopodiché viene attaccato al tubetto; la rotazione del fuso tende il filo che fa scorrere l’anellino, ma questo, per la resistenza dell’aria e d’attrito, si muove con ritardo rispetto al fuso stesso, provocando l’avvolgimento del filo e la necessaria torsione.

Nella lavorazione del cotone ad esempio, il filato viene contorto e assottigliato continuamente fino a quando i filamenti sono fibre di cotone molto sottili. Questo processo di torsione permette di ottenere un filato molto più forte. I principali vantaggi dell'utilizzo di questo tipo di cotone sono la forza e la morbidezza. Questo tipo di tessuto di cotone è in genere utilizzato per fare t-shirt. 

Sistema open end
Questo filatoio è da due a tre volte più veloce dei filatoi ad anello ed è un moderno sistema di filatura dell’industria tessile: le fibre, prelevate dal nastro d’alimentazione da un cilindro pettinatore, sono inviate mediante una corrente d’aria in un rotore a gola orizzontale, dove si forma il filato primitivo; questo viene estratto dal centro di rotazione del rotore da un gruppo di cilindri, ricevendo lo stiro e la torsione necessari per ottenere il filato definitivo. 
Nel filatoio open-end, impiegato per cotone e fibre corte, viene interrotta la continuità dello stoppino prima di convertirlo in filato, separando le fibre tra loro in modo da poter impartire torsione reale alle fibre che avanzano dopo la separazione, senza influenza da parte di quelle precedenti, con un rotore di piccole dimensioni rotante quindi ad altissima velocità. 

Filatoio ad autotorsione
Nel filatoio ad autotorsione, utilizzato per la lana e le fibre a taglio laniero, il filato prodotto è a due capi, ciascuno alternativamente con torsione S e Z, i quali accostati si storcono avvolgendosi l’un l’altro, formando così un filato autoritorto a due capi notevolmente compatto. Tale sistema aumenta la velocità di formazione del filo e nel contempo elimina la successiva operazione di accoppiamento che precede la tessitura.


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